Conoscere la differenza tra indicizzazione e posizionamento è molto importante: sebbene entrambi i concetti riguardino la presenza di un determinato sito Internet tra i risultati dei motori di ricerca, essi sono ben distinti e hanno un peso specifico molto diverso nell’ottica del web marketing.
L’indicizzazione nei motori di ricerca è un obiettivo assolutamente semplice da raggiungere, il quale non apporta significativo valore aggiunto al sito che vuol rendere più proficua possibile la sua presenza online; il posizionamento, al contrario, sa essere un risultato molto prestigioso, spesso perfino decisivo per lo sviluppo di un business online, ed è ottenibile solo attraverso un lavoro professionale, costante e poliedrico.
Fatta questa doverosa premessa, dunque, entriamo nel dettaglio, scoprendo anzitutto cos’è l’indicizzazione.
Cos’è l’indicizzazione
Come si può intuire dal nome, l’indicizzazione è l’inserimento di un determinato sito Internet, o meglio delle diverse pagine che lo compongono, tra gli indici del motore di ricerca, ovvero tra i risultati che vengono presentati al navigatore.
Per un sito che desidera costruirsi una buona visibilità online è sicuramente utile essere presente tra i risultati dei motori di ricerca, ma quest’obiettivo, come si diceva, è alla portata di chiunque.
Fondamentalmente, per indicizzare un sito Internet non occorre fare nulla. Google e gli altri motori dispongono di appositi strumenti automatici che, periodicamente, ricercano nuovi siti Internet per poterli includere tra i propri risultati, questo significa che se si mette online un nuovo sito, questo verrà indicizzato dai motori in maniera automatica, in tempi variabili ma in ogni caso brevi.
Ma è possibile compiere delle azioni che possano influire sul processo di indicizzazione?
La risposta è affermativa, andiamo dunque a scoprirle.
Accelerare i tempi di indicizzazione
Anzitutto, è possibile rendere più rapidi i tempi di indicizzazione compiendo delle operazioni che vadano sostanzialmente ad agevolare il lavoro di ricerca di nuovi siti web compiuto dalle automazioni dei motori.
Quella più efficace è senz’altro l’inserimento, nel sito Internet in questione, di una Sitemap, ovvero una sorta di riepilogo strutturale del sito medesimo che aiuta il motore di ricerca ad individuare rapidamente la nuova risorsa, andando così ad includerla tra i propri risultati.
Evitare che i motori di ricerca indicizzino il sito
Può capitare anche di avere un’esigenza opposta a quella precedente, ovvero quella di evitare che l’indicizzazione avvenga, magari perché si vuol fare in modo che il sito web rimanga privato, oppure perché il sito è ancora in fase di costruzione, e tramite azioni mirate anche quest’obiettivo può essere raggiunto.
Per evitare l’indicizzazione è possibile effettuare apposite azioni di programmazione, dunque intervenire sul codice del sito, altrimenti CMS come WordPress prevedono, nel pannello di controllo, specifiche opzioni tramite cui si può scoraggiare l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca.
C’è da dire che scoraggiare l’indicizzazione di un sito Internet non è da considerarsi garanzia del fatto che i motori di ricerca non includano tale risorsa tra i propri risultati, o comunque tale obiettivo potrebbe rivelarsi parziale, realizzandosi solo in alcuni motori.
Cos’è il posizionamento
Il posizionamento nei motori, come si diceva, è un concetto ben diverso rispetto a quello di indicizzazione: tramite il posizionamento, infatti, non solo le pagine di un sito Internet vengono incluse tra i risultati dei motori di ricerca, ma acquisiscono anche, tra quest’ultimi, una posizione privilegiata.
Ovviamente, riuscire a conseguire un buon posizionamento nei motori può essere molto importante in termini di competitività: tra i risultati dei motori, infatti, ci sono milioni e milioni di siti web, ma i navigatori sono soliti visitare solo le prime proposte.
Affinché sia rilevante dal punto di vista del web marketing, ovviamente, il posizionamento deve essere ottenuto relativamente a keyword di ricerca in linea con ciò che il sito propone: sarebbe del tutto irrilevante ottenere un posizionamento per keyword di ricerca incoerenti con i contenuti del sito, così come è irrilevante guadagnare un buon posizionamento per una keyword corrispondente al brand del sito, in quanto ricerche di questo tipo presumono che il navigatore sia già interessato a raggiungere il sito in questione.
Il posizionamento, dunque, presuppone l’indicizzazione, e non il contrario.
Come si ottiene un buon posizionamento nei motori
Come detto in precedenza, il posizionamento nei motori è un risultato che può essere raggiunto lavorando scrupolosamente su più fronti, non a caso le SEO agency, quindi le aziende che offrono servizi SEO, vantano nel proprio staff professionisti con competenze differenti.
Sintetizzando un argomento su cui ci sarebbe davvero tanto da dire, si può sottolineare che il posizionamento SEO richiede diverse tipologie di ottimizzazione che possono essere distinte in due grandi categorie: quelle On Page e quelle Off Page.
Quelle On Page sono quelle che si concretizzano all’interno del sito stesso, si pensi dunque alla cura del relativo codice, dei tag delle varie pagine, all’organizzazione strutturale dei contenuti e alla qualità degli stessi, mentre quelle Off Page si compiono esternamente alla risorsa da ottimizzare e l’esempio più tipico è quello della Link Building, attività mirata a garantire, al sito d’interesse, dei link in entrata utili a favorire la considerazione positiva del sito stesso agli occhi di Google e degli altri motori.
È utile sottolineare, peraltro, che il posizionamento nei motori non può mai essere inteso come un risultato definitivo, sia perché i motori di ricerca modificano costantemente i propri algoritmi e sia perché i concorrenti non restano sempre uguali, né per numero né per capacità di essere competitivi a livello SEO.
Alla luce di questo, è assolutamente corretto sostenere che per ottimizzare un sito Internet dal punto di vista SEO occorra un lavoro costante.