Ottenere una buona posizione nel ranking di Google è uno degli obiettivi principali di chi gestisce un sito web, per aumentare il proprio traffico organico. È sempre più frequente, quindi, affidarsi a content creator professionisti, per la scrittura dei contenuti da pubblicare online.
Gli esperti conoscono bene la SEO (Search Engine Optimization), ovvero quell’insieme di tecniche, studi e competenze che permettono loro di generare contenuti di qualità, aumentando così il traffico organico dei propri clienti.
Ma quali sono i fattori SEO che influenzano effettivamente il ranking su Google?
Il ranking su Google
Un motore di ricerca come Google, consiglia agli utenti della rete i siti che ritiene migliori: tutte le pagine presenti sul web, vengono vagliate dall’algoritmo, che stila una classifica da presentare agli utenti nella pagina dei risultati di ricerca.
Ma quali sono i fattori che influenzano questo ranking? Ebbene, non tutti i fattori sono apertamente dichiarati da Google e se alcuni di questi sono diventati celebri (come le parole-chiave), altri sono più misteriosi e rimangono segreti, mentre per quanto riguarda altri fattori ancora, possiamo solo presumere l’influenza che esercitano realmente sulle scelte di Google.
Per fare maggiore chiarezza in un campo così vasto, esamineremo alcuni dei principali fattori SEO, cercando di capire quale sia la loro relazione con il ranking, per usarli nel migliore dei modi.
Fattori SEO che influenzano il ranking su Google: il dominio
Partendo dal dominio del tuo sito, ecco alcuni fattori che influenzano sicuramente il ranking: l’età del dominio è considerata positivamente dall’algoritmo di Google, che ha una preferenza per i domini più vecchi; anche la storia del tuo sito è importante, perché l’algoritmo tiene conto di eventuali penalizzazioni che possono farti scendere nella classifica.
Un’ottima idea, poi, rimane sempre quella di inserire nel dominio del tuo sito una parola chiave, che consente di identificarlo facilmente con il tema che propone.
Impostare il proprio indirizzo IP in modalità privata tramite il protocollo WhoIs potrebbe costituire, a detta degli ingegneri di Google, un fattore penalizzante nel ranking non tanto al controllo automatico, quanto a un controllo manuale. La penalizzazione, inoltre, andrebbe a influire negativamente su tutti gli altri domini collegato al protocollo WhoIs sospetto, per questo è consigliabile usare un IP pubblico per il tuo sito.
Attenzione poi all’estensione Top Level Demain (TDL) ovvero alla terminazione del dominio: in Italia, l’algoritmo darà maggiore visibilità a domini terminanti in .it o .com, mentre risultano meno determinanti i domini in .net o .eu.
Il ranking su Google e i fattori SEO on Page
Passando al contenuto vero e proprio del sito, ecco alcuni fattori che influenzano la scelta dell’algoritmo: keyword, lunghezza e indice dei contenuti, LSI (Indicizzazione Semantica Latente), ma anche qualità dei contenuti, aggiornamento e presenza di eventuali video o grafici.
La parola chiave che identifica il contenuto del tuo sito va inserita nel Title Tag e anche se questa operazione non ha più l’importanza che aveva alle origini, è ancora un buon fattore di ranking; inoltre, è bene inserire la keyword proprio all’inizio del Title Tag e magari anche tra le prime parole della Meta Description, anche se ultimamente l’importanza della descrizione è stata ridimensionata.
Sempre importante, invece, è la densità delle parole chiave inserite nel testo, anche se è necessario scrivere con naturalezza, perché i software che analizzano i testi oggi sono sempre più sofisticati e in grado di interpretare i contenuti.
Di norma, vengono preferiti i testi lunghi a quelli più brevi, meglio ancora se corredati da un indice, che consente all’algoritmo di orientarsi tra le tante informazioni fornite. Se hai bisogno della scrittura di articoli di qualità e ottimizzati SEO CLICCA QUI.
In un testo lungo, bisogna dire tanto senza essere ripetitivi: l’uso di sinonimi e parole chiave LSI ( parole correlate alla keyword) aiuta a sviluppare l’argomento con completezza, senza che il testo perda spontaneità e credibilità fra i lettori. Ricorda che Google si avvale anche di Quality Rater, ovvero lettori in carne e ossa che effettuano un controllo manuale sui contenuti vagliati.
In generale, immagini, video, grafici e contenuti caricati sul proprio sito, dovrebbero essere sempre aggiornati, perché Google apprezza molto i contenuti attuali.
Tra i fattori on-page che influenzano il ranking, ricordiamo anche la velocità di navigazione, la creazione di contenuti mobile-friendly che si possono visualizzare facilmente dallo smartphone e un coerente uso dei link all’interno del sito.
Non è del tutto chiaro, invece, se la presenza di un codice HTML pulito influenzi davvero in modo positivo il ranking di un sito web.
Fattori off-page che influenzano il ranking
Tra i fattori off-page più influenti per il ranking, troviamo la link building. Più il nostro sito riceverà backlink, più sarà apprezzato da Google, perché il motore di ricerca considera più affidabile il sito che riceve tanti collegamenti in entrata.
Naturalmente, più sono autorevoli i siti da cui provengono i backlink, maggiore sarà il loro valore per Google. I migliori siti da cui ricevere backlink sono i siti governativi e i siti dei propri competitor.
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Fattori SEO a cui fare attenzione per il ranking
Dopo aver visto alcuni dei principali fattori che possono influenzare positivamente il ranking del tuo sito, ecco alcuni fattori da evitare: mascherare il proprio indirizzo IP tramite WhoIs, usare la parola chiave in modo forzato o ripeterla eccessivamente nel testo, creare contenuti tutti uguali o poco curati nelle pagine del tuo sito web, senza fare attenzione alla correttezza grammaticale dei testi.
Vietato, naturalmente, copiare contenuti da altri siti web.
Infine, per creare una link building utile, non puntare sulla quantità: meglio ricevere pochi backlink da siti autorevoli, che tanti backlink da siti scadenti.