Google Analytics 4, noto anche con la semplice sigla GA4, sostituisce l’ormai classico Google Universal Analytics e assume una serie di funzionalità davvero importanti per la gestione dei dati dei siti Internet. Lo strumento è estremamente innovativo e garantisce vantaggi tangibili nel tempo. Ecco come utilizzarlo in maniera adeguata riducendo al minimo qualsiasi margine d’errore.

Che cos’è Google Analytics 4 e in quale contesto opera

Google Analytics 4 è il software di ultima generazione che va ad analizzare i dati che provengono dai siti web e dalle piattaforme di e-commerce. Il suo ruolo è determinante per il successo di un sito web, dato che implica una notevole strategia di digital analytics. Lo strumento riesce a tenere sotto controllo numerose informazioni rilevanti in modo certosino e si rivela essenziale per ogni tipologia d’azienda che vuole crescere e raggiungere i suoi obiettivi, sfruttando le opportunità che arrivano dal mondo digitale.

Oggi è diventato sempre più difficile riuscire a raccogliere i dati, visto che le informazioni sono poco attendibili. Il rischio di andare incontro a decisioni errate nello sconfinato settore del web marketing sembra estremamente concreto. A partire dal 1° luglio di quest’anno, GA4 è entrato in produzione ed è diventato rapidamente lo strumento più utilizzato al mondo per analizzare in maniera più attendibile possibile i dati, che sono generalmente provenienti dai siti Web e dagli e-commerce.

Cosa fare per avere dei dati precisi?

La prima cosa da fare per sfruttare appieno le potenzialità di Google Analytics 4 è quella di andare a formare un piano di misurazione. Quest’ultimo non è altro che un documento di strategia digitale, a bordo del quale bisogna definire quanti e quali dati debbano essere misurati al fine di poter raggiungere i vari obiettivi di un determinato business aziendale.

In questo modo, la gestione dei dati viene considerata diversa, molto più evoluta rispetto al passato. Con pochi e semplici passaggi, l’indice di ingaggio dei vari clienti può essere incrementato con successo. Per facilitare il proprio compito, vanno effettuati vari step di notevole importanza. Si parte da un piano di misurazione prima di effettuare la configurazione di Google Analytics 4, in modo da potenziare e personalizzare il software a seconda delle necessità di un’azienda specifica. Naturalmente, è essenziale utilizzare lo strumento in maniera corretta.

I passaggi da seguire per un piano di misurazione vincente

Per effettuare un piano di misurazione vincente, vanno effettuati diversi step. Si parte dalla definizione dei macro-obiettivi della propria attività, con la chance di stabilire i traguardi di business da tagliare. Quindi, bisogna individuare gli scopi di conversazione e si verifica gli eventuali risultati in tempo reale in merito alla conversione. A questo punto, si procede con l’identificazione dei target sui quali puntare, per poi stabilire quali possano essere i segmenti degli utenti da associare ai vari obiettivi. In questo modo, ci si può accingere con maggior fiducia alla configurazione di GA4 vera e propria.

Come configurare GA4

Ora bisogna creare un account di GA4. Per farlo, si fa login in Google per seguire i vari passaggi, in modo da completare la procedura desiderata con successo. Quindi, vanno inseriti il nome del sito, il fuso orario e la valuta visualizzati nei report. Si passa poi alla creazione di Date Stream di GA4, per permettere una fruizione di dati nei quali GA4 registra tutti gli eventi che verranno tracciati. Si accede alla sezione Admin e si fa clic su Data Streams, inserendo l’URL del sito Internet senza il prefisso https://.

Infine, nel campo Stream name, va aggiunto il nome assegnato al Data Stream. Con l’aiuto dello strumento Google Tag Manager, è giunto il momento di installare Google Analytics 4. L’azione combinata di questi due strumenti consente di accedere a un contenitore di GTM già presente, di creare un nuovo tag e di facilitare la configurazione generale.

I passi avanti di Google Analytics 4 rispetto a Universal Analytics

Google Analytics 4 è stato concepito con il chiaro intento di fare la differenza nel proprio settore operativo. Lo strumento garantisce un insieme di dati e informazioni estremamente precisi per coloro che intendono sviluppare un valido piano di marketing. Per esempio, l’identificazione degli utenti richiede l’uso dello User-ID, mentre Universal Analytics si serviva del Client-ID. Inoltre, la durata della sessione viene contraddistinta da una logica innovativa, che non ha nulla a che fare con eventuali periodi di inattività.

Allo stesso tempo, GA4 utilizza la metrica del tasso di coinvolgimento, anziché la precedente frequenza di rimbalzo. Tale strumento consente di analizzare al meglio l’esperienza utente di ciascuna pagina web. In pratica, vengono analizzare le sessioni dalla durata al di sopra della soglia di 10 secondi, mentre prima ogni singola sessione aveva la sua importanza.

Inoltre, Google Analytics 4 permette di tracciare eventi e obiettivi con l’inserimento di appositi settaggi. Niente azioni, categorie ed etichette: ora si parla solo e unicamente degli eventi di conversione. Questi ultimi vanno associati a ciascuna azione, con le singole istanze considerate come vere e proprie conversioni. Inoltre, GA4 implementa BigQuery, il sistema che permette di gestire al meglio i dati in un qualsiasi ambiente SQL. Un elemento del genere facilita l’invio, l’esportazione e la condivisione dei dati generati.

Punti di forza e debolezza di Google Analytics 4

Google Analytics 4 garantisce ai propri utenti vari punti di forza di notevole importanza. In primo luogo, il software consente di accedere a miglioramenti sostanziali negli insights, con avvertimenti in tempo reale di trend anomali e la chance di agire di conseguenza. Lo strumento è molto dettagliato e facile da modificare, con l’opportunità di creare report personalizzati. Il sistema di tracciamento è più preciso e riguarda anche un’elevata quantità di dispositivi.

Dall’altra parte, non è possibile prelevare i dati storici dal precedente Universal Analytics, con l’esigenza di attivare una nuova proprietà. Le operazioni di conversione possono lasciare disorientati e non è facile adattarsi alle molteplici novità del programma. Ad ogni modo, con un po’ di pazienza, lo strumento garantisce risultati di assoluto rilievo.